Tour Esperienziale

TOUR ESPERIENZIALE

LE-GIUDECCHE-E-MESQUITE-VAL-DI-NOTO, Sabrina Tavolacci, Guida turistica Modica e Noto

Tour ebraico

“Lu populu di Modica havi tumultuatu li judey, occidennu tantu masculi comu fimini grandi e pichuli”. Era il 1474, l’anno funesto per gli ebrei di Sicilia. I Pogrom scoppiarono a Noto, San Giuliano, Sciacca e l’editto di espulsione del 31 marzo 1492 costrinse i judei ad abbandonare l’isola o a convertirsi, pena la morte. Circa trenta mila ebrei lasceranno la Sicilia e i restanti, i marrani (dallo spagnolo maiale), saranno perseguitati dal Santo Uffizio spagnolo e tridentino. Un viaggio per le Giudecche del Val di Noto, dette Cattidduni/ Harat al yahud (quartieri degli ebrei, in arabo) di Modica, di Ragusa, di Noto Antica dove si conservano le tombe della Grotta del Carciofo. Una passeggiata per le rughe della Giudecca Siracusana per raggiungere il Bagno ebraico più antico d’Europa, un luogo dell’oltretomba per rinascere alla purezza. Lì, tra le epigrafi ebraiche e le mezuse di antiche dimore giudaiche, appare all’improvviso la ex Meskita, sinagoga oggi chiesa di San Giovannello che, tra le sue mura tardo gotiche, nasconde preghiere e lacrime di un popolo sempre vessato.

Tonnara di Marzamemi, Sabrina Tavolacci, Guida turistica Modica e Noto

Tour delle tonnare

Il canto propiziatorio, la Cialoma, dall’ebraico Shalom, per salutare un mare selvaggio e insidioso. Un inno alla vita che preannuncia la morte dei tonni, e che si conclude con la tribale mattanza. Le tonnare dei Greci, degli Arabi, degli Spagnoli, e della gente di Sicilia che, invocando la protezione dei santi, affidava alla morte dei tonni la propria sopravvivenza. Marzamemi, Marsa al hamem, baia delle tortore, è il villaggio di pescatori dei principi Nicolaci di Villadorata che spiavano, dal loro superbo palazzo, i gesti della gente del borgo e la vita nei malfaraggi. Vendicari, riserva naturalistica e faunistica, con le sue saline, i pantani e le rovine della novecentesca fabbrica del tonno, che inquieta ancora oggi la costa e le creature marine. Infine Portopalo con la tonnara dei principi Bruno di Belmonte, l’isola di Capo Passero e quella detta delle correnti, tombolo-spartiacque di una Sicilia tanto violenta quanto violata come il suo mare.

Cioccolata di Modica, Sabrina Tavolacci, Guida turistica Modica e Noto

Tour del cioccolato

Conosciuto come cioccolato di vetro per la sua granulosità e luminosità, il cibo degli Dei debutta a Modica nel 1746, come si evince dall’Archivio storico dei Grimaldi. I maestri cioccolattieri, al servizio delle famiglie aristocratiche dell’epoca, preparavano la cioccolata calda lavorando pasta amara di cacao, zucchero e spezie sul metate, secondo tecnica azteca. Un viaggio tra i monumenti di Modica che celebrano questa straordinaria arte: il Collegio Gesuitico di Padre Ereddia, da cui partivano le pregiate forniture destinate alle più illustri famiglie aristocratiche della città; il sontuoso Palazzo dei Grimaldi, raffinata dimora dei più grandi estimatori delle squisite tazze di cioccolata; e il Monastero delle Benedettine, dove mani esperte e devote creavano dolci e barrette destinate all’élite locale, seguendo ricette che intrecciavano tradizione e sublime maestria. Vivi con me l’esperienza della lavorazione artigianale a freddo, della battitura delle barrette di cioccolato e … buona degustazione a tutti.

Montalbano, Sabrina Tavolacci, Guida turistica Modica e Noto

Il tour di Montalbano

Un paese di pietra dorata circondato dal mare e avvolto da una nebbia azzurra. Lì un uomo sale su per le scale del Commissariato, nel silenzio mattutino. Il suo nome è Salvo Montalbano e vive in una terra sognata e ricordata—una terra che l’autore Andrea Camilleri ha amato e che proprio lui, protagonista dei suoi romanzi e della serie TV, ha sublimato in un gioco di memoria e passione per l’isola. Le meravigliose descrizioni del paesaggio nei romanzi di Camilleri, e soprattutto la straordinaria scenografia della serie TV, hanno mostrato la bellezza selvaggia della Sicilia, che Camilleri sentiva scorrere nelle sue vene. Vigata e Montelusa possono essere nomi inventati, ma rappresentano città e paesi reali: da Ragusa a Scicli, da Modica a Punta Secca, che nella finzione diventa Marinella, un piccolo borgo di pescatori noto in tutto il mondo per la sua famosa terrazza affacciata sul mare e il suo faro. Seguire le tracce del Commissario attraverso un viaggio nella sua terra permette di immergersi nella Sicilia autentica, che Camilleri ha raccontato con amore in ciascuno dei suoi romanzi: un luogo dove ci si può perdere nella bellezza assoluta della natura e dei piccoli borghi, e dove le passioni e gli intrighi conservano ancora il sapore del rispetto e dell’onore.